Frottola

IGT Marca Trevigiana
Vino frizzante

10,5% vol – 750 ml

Un vino frizzante realizzato con uve Glera, con un gusto che ricorda volutamente quei frizzanti degli anni ottanta, caratteristici e identitari delle vecchie osterie della Marca Trevigiana.
La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio per due settimane, la presa di spuma è con lieviti indigeni, segue filtrazione e imbottigliamento con tappo a corona.

Profumo fruttato e intenso, con un retrogusto amarognolo, spuma persistente e perlage sottile.
Ottimo a tutto pasto. Ideale per aperitivi.

Temperatura di servizio 8 – 9 °C

Spumanti e Frizzanti Metodo Martinotti / Charmat

Per saperne di più

Frizzanti e Spumanti metodo Martinotti

Cosa distingue un vino frizzante da uno spumante? Le bollicine: gli spumanti superano i 3 bar di pressione, con un’effervescenza vivace, mentre i frizzanti, sotto i 2,5 bar, sono più delicati. A creare questa differenza, per molti vini italiani come il Prosecco, è il metodo Martinotti, noto all’estero come Charmat.

Ideato alla fine dell’800 da Federico Martinotti, questo sistema si basa su grandi autoclavi d’acciaio. Il processo inizia con la produzione di un vino base, ottenuto dalla prima fermentazione del mosto in vasche d’acciaio. Poi, in autoclave, si avvia la seconda fermentazione: si aggiungono zuccheri e lieviti che, in poche settimane, generano anidride carbonica, ossia le bollicine. Una volta completata, il vino viene refrigerato per stabilizzarlo, quindi filtrato e imbottigliato. È un metodo rapido ed economico, ideale per valorizzare la freschezza di vitigni come la Glera.

Sulla sua origine c’è una curiosità: Martinotti brevettò il sistema nel 1895, ma il francese Eugène Charmat lo perfezionò e lo diffuse anni dopo, tanto che il nome “Charmat” è il più diffuso. Italiani e francesi ancora dibattono su chi meriti il primato, ma il risultato non cambia: bollicine vivaci e accessibili.

Il metodo classico, invece, usato per Champagne o Franciacorta, prevede la seconda fermentazione in bottiglia, un percorso più lungo che può durare anni. Le bollicine sono fini, gli aromi intensi, ma richiede più tempo. Martinotti è diretto, il classico più lento. Entrambi trasformano un calice in una festa, ognuno a suo modo.