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«Ho una mia idea di cosa può raccontare un vino»

Riccardo Zanotto sono io. Sono nato nel cuore delle colline del Prosecco Docg, a Conegliano, nel 1965. È qui che affondano le mie radici e ha inizio il mio viaggio alla riscoperta dell’autenticità.
Fin dall’inizio ho avuto un’idea chiara: ogni mia bottiglia deve portare con sé il legame con il territorio, un’eco delle tradizioni che amo e dei frammenti d’Italia che ho avuto la fortuna di scoprire, attraversare, vivere.



I miei vini nascono da questa visione. Ci sono gli spumanti Metodo Martinotti-Charmat, eleganti e vivaci, e i vini frizzanti “Non Filtrati” col fondo, un omaggio alla tradizione con i loro sedimenti naturali. Tra questi, il Zanotto Col Fondo è il cuore della mia produzione: un vino frizzante prodotto da oltre quindici anni con uve Glera e rifermentazione in bottiglia sui lieviti. È il simbolo della mia filosofia, fatta di semplicità e naturalità, in sintonia con chi cerca un vino schietto e vivo.

Vigneti Zanotto ‘I Ciliegi’ – Tarzo
Perché un vino racconti davvero qualcosa, serve un viaggio profondo. Questo viaggio inizia dalla ricerca delle uve migliori, accuratamente scelte da vigneti come quello di famiglia a Tarzo o da produttori di altri territori che condividono i miei valori. Ma il percorso non si ferma qui. È un’esplorazione che scende nell’anima della terra – argillosa o calcarea, collinare o pianeggiante – dove ogni sfumatura si riflette nel carattere del vino. Un viaggio che abbraccia le tradizioni, la saggezza tramandata da generazioni, e la pazienza di rispettare i ritmi della natura. Unendo questi elementi alle tecniche di cantina e alla preziosa collaborazione con un enologo esperto, riesco – insieme a lui – a trasformare un’idea in un vino che sa parlare, esaltando il carattere unico di ogni origine, dalle mie colline a quei luoghi che ho imparato a conoscere e ad amare.



Creare i miei vini, in particolare i frizzanti “col fondo”, è per me come essere un narratore di storie. Non si tratta solo di lavorare buone uve, ma di sceglierle, guidarle e intrecciarle con cura, per dar vita a un racconto autentico e sorprendente. È un impegno che unisce qualità, gusto e rispetto per il passato, con l’attenzione a ogni dettaglio, come si fa con un buon libro. In fondo, ogni bottiglia è una pagina della mia storia.



Questa passione per il territorio non si ferma al vino. È nata così la Birra Campea, prodotta con la stessa dedizione qui, tra le nostre colline, per catturare l’anima di questi luoghi. E poi il Gin Ferro 7, un distillato che racchiude sette botaniche italiane, un viaggio da nord a sud ispirato dal mio amore per il golf e dalla ricerca di un equilibrio perfetto. Queste creazioni sono estensioni naturali della mia curiosità e del mio metodo: esplorare il territorio alla ricerca di eccellenze.
Ogni creazione è un modo per esplorare con entusiasmo e rispetto le possibilità che questa terra regala. Il mio desiderio è condividere un’esperienza che ci riporti alle storie di una volta, a un sorso autentico e sincero vissuto insieme. Spero che ogni sorso sia un frammento di questa mia storia, la storia di Riccardo Zanotto.
